Condivisione “solidale” della Parola di Dio nella Domenica III Q: ( Es 3,1-8a.13-15; Sal 102/103; 1 Co 10, 1-6.10-12; Mt 4,17; Lc 13, 1-9). Una sintesi per il mio vivere cristiano – N. 7
Oggi la Parola di Dio mi invita alla CONVERSIONE per raggiungere la SALVEZZA offerta dal Signore all’umanità.
Il simbolo della Salvezza in Cristo è la liberazione del Popolo d’Israele dalla schiavitù dell’Egitto, con la mano potente di Dio, tramite Mosè, il mediatore in questa realtà tra Dio e il Popolo.
Dio affida la missione di mediatore della liberazione a Mosè, al monte Oreb, presso quel roveto in fiamma, ma che non si consumava (cfr. Es 3,1-8a.13-15). Come segno della vicinanza di Dio al Popolo e dell’accompagnamento a Mosè nella sua missione, Dio rivela il suo nome da ricordare di generazione in generazione. Questo nome è: “IO SONO COLUI CHE SONO”, cioè il Dio dell’Eterno Amore che si è rivelato ai Padri dei figli d’Israele: Il “Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe.”. E’ Il Dio dell’ Eterna Fedeltà che non abbandona mai il suo Popolo e che non viene mai meno alle sue Promesse. E’ Il Dio personale, in relazione profonda e vitale con questo Popolo da Lui scelto, formato, nutrito, prediletto …
Partendo da due fatti di cronaca, il Signore Gesù, conoscendo la mentalità veterotestamentaria della retribuzione temporale delle colpe individuali, che metteva in relazione, – come per effetto e causa -, disgrazie, malattie, miserie, morte … e il peccato personale, coglie l’occasione per ribadire l’esigenza della CONVERSIONE, ovvero l’abbandono della via del peccato per non andare alla perdizione, cioè alla morte eterna, e raggiungere la VITA ETERNA: LA SALVEZZA ETERNA (Lc , 13, 1-9). Gesù dice: “Se non vi convertite perirete..“: Mi colpisce l’uso dei tempi per questi due verbi: Il convertirsi è all’indicativo presente. Gesù mi dice che è “ora“, “adesso” che dovrei convertirmi. Ed è “ora” il tempo della pazienza di Dio nella sua bontà infinita…
Ecco che uscendo dallo schema dei fatti di cronaca, il Signore Gesù, con la parabola dell’albero di fichi improduttivo nella vigna, mi rassicura sulla pazienza di Dio nei confronti di me peccatore. Il tempo della missione della Chiesa è questo tempo della pazienza di Dio che mi offre la sua MISERICORDIA SCONFINATA, particolarmente, attraverso il SACRAMENTO DEL PERDONO, tutte le volte che ne ho bisogno, cioè tutte le volte che decido di avvicinarmi a questo grande dono gratuito di Dio per la MIA SALVEZZA! Mi ricordo: 77 volte 7 !!!
Siamo nell’Anno giubilare della SPERANZA! Che segno! Che opportunità!
San Paolo (cfr. 1 Co10, 1-6.10-12), nel riportare a memoria la Storia della Salvezza in cui si è sempre manifestata la bontà premurosa di Dio nei riguardi del Popolo, Popolo ovviamente debole e peccatore, ammonisce anche me oggi per non permanere nelle realtà negative e cattive di questo mondo, chiedendomi di lasciare da parte, con la grazia di Dio, gli atteggiamenti peccaminosi che mi fanno cadere, per rialzarmi, mettermi in piedi e camminare diritto verso la Pasqua e verso la Salvezza ETERNA.
Questo tempo forte, che è la QUARESIMA, mi aiuti in questo.
“Convertirsi significa eliminare gli ostacoli che si frappongono tra noi e Cristo, tra noi e la sua grazia, e lasciare che la sua vita si stabilisca in noi. Convertirsi significa avere una mentalità nuova“(San Giovanni Paolo II):
“Se convertir signifie éliminer les obstacles qui s’interposent entre nous et le Christ, entre nous et sa grâce, et laisser sa vie s’installer en nous. Se convertir signifie avoir une mentalité nouvelle“( Saint Jean-Paul II, Une pensée par jour, Médiaspaul, Montréal (Canada), 2009, p. 30.
Sac. Faustin K. Mundendi
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