Domande per la riflessione
Cosa trovo nelle tentazioni di Gesù?
Elementi essenziali della vita: il pane, il potere, il voler dire a Dio ciò che deve fare?
Il brano del Vangelo di Luca 4,1-13 narra le tentazioni di Gesù nel deserto. Dopo il battesimo nel Giordano, Gesù, pieno di Spirito Santo, viene condotto nel deserto, dove per quaranta giorni è messo alla prova dal diavolo. Questo episodio rivela il significato profondo della missione di Cristo e ci offre un modello per affrontare le tentazioni nella nostra vita.
1. Il contesto: il deserto e la prova
Il deserto, nella Bibbia, è il luogo della prova, ma anche dell’incontro con Dio. Il popolo d’Israele vi ha camminato per quarant’anni, e ora Gesù vi trascorre quaranta giorni, rivelandosi come il nuovo Israele, il nuovo Adamo, che vince dove l’umanità aveva fallito.
2. Le tre tentazioni e la risposta di Gesù
1. La tentazione del pane
Il diavolo dice a Gesù: “Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane”.
Gesù risponde con la Scrittura: “Non di solo pane vivrà l’uomo”.
Questa tentazione riguarda i bisogni materiali. Il diavolo suggerisce a Gesù di usare il suo potere per sé stesso, ma Cristo ci insegna che la vera vita non è solo nel cibo materiale, ma nell’ascolto della Parola di Dio.
2. La tentazione del potere
Il diavolo gli mostra tutti i regni del mondo e dice: “Ti darò tutta questa potenza e la gloria… se ti prostrerai in adorazione davanti a me”.
Gesù risponde: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”.
Qui il tentatore propone a Gesù un messianismo politico, un successo immediato senza passare dalla croce. Ma Gesù rifiuta, perché la vera gloria viene dal servire Dio e le sue creature.
3. La tentazione della presunzione
Il diavolo porta Gesù sul pinnacolo del tempio e gli dice: “Se sei Figlio di Dio, gettati giù, perché sta scritto: ‘Ai suoi angeli darà ordini per te’”.
Gesù risponde: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”.
Questa è la tentazione di manipolare Dio, di chiedere miracoli spettacolari per dimostrare la propria grandezza. Gesù ci insegna che la vera fede non cerca segni eclatanti, ma si affida umilmente all’opera di Dio.
Conclusione
Questi tre modelli di tentazione non solo hanno un riscontro nel racconto evangelico, ma rispecchiano dinamiche che, seppur con nuovi volti, sono attuali. La lotta interiore tra il desiderio di soddisfazione immediata, la ricerca di potere personale e la necessità di conferme esterne è una realtà che si adatta ai contesti culturali e sociali del nostro tempo.
La risposta di Gesù alle tentazioni ci garantisce un cammino, da compiere tutti insieme, nel tempo della Quaresima quale via di conversione verso la Pasqua.
John Jairo Betancur
Carissimo Roberto hai fatto un bellissimo lavoro che rende in contenuto, anello, comprensibile e profondo!
Fabio
Leggendo queste parole, mi vengono in mente le difficoltà che ognuno di noi incontra quotidianamente nella propria vita, ai momenti difficili e di crisi che talvolta mettono in discussione l’equilibrio, le certezze e la nostra routine ,vivendola come una punizione dall’alto. Questa crisi può essere un opportunità per rivedere i nostri sbagli cercando di migliorare la nostra vita e trovare nuovi equilibri.